La catena di ferro by Cassandra Clare

autore:Cassandra Clare
La lingua: ita
Format: mobi, azw3
Tags: Romanzo
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-04-06T12:00:00+00:00

16

Il buio irrompe nell’alba

E qui, quando le lampade sul ponte diventano pallide

nella luce di resurrezione senza fumo di Londra,

il buio irrompe nell’alba.

DANTE GABRIEL ROSSETTI, Trovato

«È pura follia, James» disse Anna, sbattendo la tazza di tè sul piattino con tale forza da incrinare la porcellana in una fitta rete di crepe. Doveva essere alquanto agitata, pensò James: Anna aveva una spiccata predilezione per le porcellane. «Come hai potuto anche solo pensare una cosa simile?»

James si guardò attorno nel salotto. I suoi amici lo fissavano dalle sedie spinte vicino al confortevole fuoco. Anna, tutta in ghingheri in panciotto blu e ghette nere, Christopher, con gli occhi spalancati, e Thomas, la bocca serrata in una linea scura. Lucie, con le mani in grembo, chiaramente in lotta con le proprie emozioni e decisa a non rivelarle.

«Non avevo affatto pianificato di dirvelo» disse James. Si era seduto su una poltrona, convinto che fosse meglio mettersi comodo quando si stava per rivelare ai propri amici che forse nel sonno si andava in giro a uccidere la gente. «Se non ci fosse stato quel segno sul mio davanzale…»

«Questo dovrebbe farci sentire meglio?» chiese Thomas.

«Non volevi dircelo perché sapevi che avremmo detto che è ridicolo» disse Lucie. «Tu e Cordelia ci avete già liberati da Belial.»

«Ma un Principe dell’Inferno non può essere ucciso» ribatté James in tono stanco. Era esausto: la notte precedente aveva a malapena dormito, a malapena mangiato e la visita di Grace lo aveva scosso. Scacciò via il pensiero di lei, concentrandosi sulla questione attuale. «Lo sappiamo tutti. Belial può aver perduto molta della sua forza dopo essere stato ferito da Cortana, ma questo non vuol dire che non sia più in grado di influenzarci. Qualcosa ha fatto quel segno sul mio davanzale, questa mattina.»

«Hai accennato a questo segno prima» disse Christopher. «Che cos’era? Cosa ti rende così sicuro che abbia a che fare con Belial?»

James si alzò e prese il Monarchia Daemonium dallo sgabello del pianoforte dove lo aveva appoggiato. Era un grosso volume rilegato in pelle viola scuro. «Qui è dove ho letto per la prima volta di Belial e degli altri otto Principi dell’Inferno» spiegò. «Ognuno di loro possiede un sigillo, un segno che li rende riconoscibili.» Si sedette e aprì il libro nella sezione di due pagine dedicata a Belial. «Questo è il simbolo che ho visto nel ghiaccio.»

Gli altri gli si raccolsero intorno, Anna si sporse sopra lo schienale della poltrona di James. Ci fu silenzio mentre studiavano l’immagine di Belial: guardava da un’altra parte, la faccia girata di lato, il profilo tagliente come un rasoio. Indossava un mantello rosso scuro e solo una mano artigliata era visibile lungo un fianco. Non era certo l’elegante gentiluomo che James aveva incontrato nel regno di Belfagor, sebbene attorno a lui restasse lo stesso alone di una minaccia repressa.

«Quindi Belial ti ha lasciato un biglietto da visita» mormorò Anna. «È stato scortese da parte sua non aspettare che rincasasse il domestico.»

«Dovrebbe essere un messaggio?» chiese Thomas. «Un modo per dire Sono qui?»

«Magari un modo per dire che lui è me» disse James.

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